Addio a Robert Redford, il ragazzo d’oro che non smise mai di sognare

Se ne va Robert Redford, e con lui un pezzo di quell’America che abbiamo amato nei film e sognato al buio delle sale cinematografiche.

Il suo sorriso scanzonato in Butch Cassidy, la complicità con Paul Newman in La stangata, lo sguardo intenso di chi non recitava soltanto ma viveva davvero ogni storia.

Redford non è stato solo un attore bellissimo e di talento, ma anche un uomo che ha saputo reinventarsi: regista sensibile, vincitore di Oscar, fondatore del Sundance Festival, voce di cause giuste quando non era ancora di moda farlo. Un artista che non si è mai accontentato del glamour, cercando sempre di dare qualcosa in più.

Ci lascia all’età di 89 anni, nella sua casa a Sundance, il luogo che porta il suo nome e la sua visione: un cinema indipendente, libero, che dà spazio ai giovani.Un simbolo che non ha mai smesso di parlare al futuro, restando fedele a se stesso.

Oggi piangiamo l’uomo e l’attore, ma nel cuore rimarranno i suoi film, le sue battaglie, il suo sguardo malinconico e luminoso insieme.

Un compagno di viaggio che ci ha fatto emozionare, riflettere, sognare.

Grazie, Robert.

Manuela Valletti