L’Italia comprerà tante armi dagli Stati Uniti che poi metterà al servizio degli Stati Uniti. Siccome l’Italia non ha nemici, comprerà le armi per combattere contro i nemici degli Stati Uniti. Sarà la Casa Bianca a dire a Giorgia Meloni dove e quando dovrà utilizzare le armi italiane. Questo accade perché gli Stati Uniti “scroccano” le armi, i soldi e i soldati italiani. Al contrario di ciò che afferma Trump, gli Stati Uniti sfruttano l’Italia e gli italiani. Siccome gli italiani sono il popolo sottomesso di uno Stato satellite, accettano questo stigma radicato nella menzogna senza ribellarsi con una contronarrazione. Non avendo nemici, tutte le volte che l’Italia è entrata in un teatro di guerra – Afghanistan o Iraq – vi è entrata per farsi sfruttare dalla Casa Bianca, per ridurre le spese di guerra della Casa Bianca. Questo è il meccanismo: la Casa Bianca scatena guerre illegali d’aggressione, come quella del 2003 contro l’Iraq, e poi scarica una parte dei costi di queste guerre disastrose sull’Italia chiedendole di mettere le sue armi e i suoi soldati alle dipendenze dei comandi americani. Nel 2011 gli Stati Uniti ordinarono all’Italia di bombardare un proprio alleato, la Libia: l’Italia usò armi e carburante contro se stessa. E’ accaduto anche in Ucraina. La Casa Bianca di Biden ha incancrenito la guerra rendendo impossibile ogni soluzione diplomatica e adesso Trump scarica sull’Italia i costi della guerra per procura degli Stati Uniti contro la Russia in Ucraina. Trump dice agli italiani: “Cari italiani, comprerete le armi dagli Stati Uniti e poi le darete all’Ucraina mentre io succhio il san […] degli italiani più poveri per accrescere le quote di potere mondiale degli Stati Uniti in Europa”. Il mio canale YouTube ha raggiunto 192.000 iscritti. Vorrei ringraziare di questo affetto e di questa stima. Ogni iscrizione al mio canale YouTube è un gesto di affetto e di vicinanza che apprezzo molto. Le cose che dico in questo post le spiego anche in questo video. Il 5 luglio parlerò a Carrara. Sabato 26 luglio parlerò al Festival del Libro Possibile a Vieste. Ne prossimi giorni tornerò in televisione. Alessandro Orsini
Video qui: https://www.youtube.com/watch?v=wXKhQu9qrsU
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Aleksandr Sergeevič Pushkin (1799-1837) è considerato il più grande poeta della letteratura russa e uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. La sua opera ha avuto un impatto profondo sulla lingua e sulla cultura russa, contribuendo a definire l’identità nazionale e a sviluppare la letteratura moderna.
Le opere più importanti di Pushkin
Eugene Onegin Forse la sua opera più celebre, Eugene Onegin è un romanzo in versi scritto sotto forma di romanzo in lettere. Racconta la storia di un giovane aristocratico disilluso, Eugene Onegin, e delle sue relazioni con altri personaggi, tra cui il poeta Lenski e la giovane Tatyana. Questo capolavoro è considerato un classico della letteratura russa e un esempio di poesia narrativa che combina romanticismo, realismo e satira sociale.
Il racconto di Pietro il Grande Un poema storico che celebra la figura di Pietro il Grande, il sovrano che modernizzò la Russia. Attraverso questa opera, Pushkin esprime il suo amore per la storia russa e il suo desiderio di rinnovamento e progresso.
Il cavaliere di bronzo Una poesia che narra la leggenda di Pietro il Grande e della statua che lo rappresenta a San Pietroburgo. È un poema epico che riflette sui temi del potere, della fortuna e della lotta tra l’individuo e le forze della storia.
Il poema “Ruslan e Ludmila” Un poema epico e fantastico che racconta le avventure del giovane eroe Ruslan e della principessa Ludmila. È ricco di elementi folkloristici e magici, e rappresenta un esempio di poesia romantica e nazionale.
Le poesie liriche Pushkin è anche famoso per le sue poesie brevi e intense, che trattano temi come l’amore, la natura, la libertà e la nostalgia. Tra queste, spiccano “Il fiume”, “Il sogno” e “Il mio canto”.
L’eredità di Pushkin Pushkin ha rivoluzionato la lingua russa, introducendo un linguaggio più naturale e accessibile, e ha aperto la strada a molti scrittori successivi come Gogol, Tolstoj e Dostoevskij. La sua capacità di combinare il romanticismo con il realismo, la sua sensibilità e il suo talento narrativo lo rendono una figura imprescindibile nella letteratura mondiale.
Timido inizio
” Un voi vuoto con un tu caloroso scambiava lei nel parlarmi e suscitava nel cuore innamorato i più bei sogni di felicità. Davanti a lei sto in silenzio di distogliere gli occhi non ho forza e le dico: – come siete cara – e penso – come ti amo – “
Ricordo il magico istante
” Ricordo il magico istante: Davanti m’eri apparsa tu, Come fuggevole visione, Genio di limpida beltà. Nei disperati miei tormenti, Nel chiasso delle vanità,
Tenera udivo la tua voce, Sognavo i cari lineamenti. Anni trascorsero. Bufere Gli antichi sogni poi travolsero, Scordai la tenera tua voce, I tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavo i giorni Recluso nel vuoto grigiore. ”
Il cavaliere povero
” Viveva al mondo un cavaliere povero silenzioso e semplice d’aspetto tetro e pallido d’animo ardito e onesto Egli aveva una sola visione alla mente incomprensibile che profondamente si era impressa nel suo cuore
Da quel momento, arso nell’anima più le donne non guardò e fino alla bara con nessuno volle dire una parola Al collo il rosario si legò e dal volto la celata dinanzi a nessun più levò. Ricolmo di puro amore fedele al dolce sogno A. M. D. con il suo sangue scrisse sullo scudo E nei deserti della Palestina mentre i paladini si lanciavano in battaglia, per le rupi a gran voce invocando le dame. Lumen coeli, sancta Rosa gridava egli feroce e focoso e come tuono la sua minaccia atterriva i musulmani.
Oggi è stata sospesa la soap “TRADIMENTO” che riprenderà a settembre e il malcontento del pubblico sui social è palpabile, questo mi spinge a fare una riflessione sociologica sul grande successo che queste serie hanno avuto nel nostro Paese.
Il successo clamoroso di ” Terra Amara” la prima serie turca trasmessa in Italia, ha riportato i telespettatori indietro nel tempo e può essere spiegato da diversi fattori. Innanzitutto, le soap come questa, ma anche come Tradimento e THE FAMILY, offrono trame coinvolgenti, ricche di emozioni, drammi familiari e storie d’amore appassionanti, che riescono a catturare il pubblico.
Dal punto di vista tecnico inoltre, le produzioni turche sono molto curate, hanno attori carismatici e scenografie suggestive, che rendono le serie visivamente attraenti. Un altro aspetto importante è che queste soap spesso affrontano temi universali e attuali, come l’amore, la fedeltà, i conflitti familiari e le sfide sociali e hanno la capacità di mescolare tradizione e modernità, questo le rende accessibili e interessanti per un’ampia fascia di spettatori.
Un altro aspetto spesso ignorato è il bisogno del pubblico di immergersi in una realtà più umana di quella offerta dalla società di questi nostri tempi. Le soap turche infatti, spesso coinvolgono gli spettatori in storie più umane, ricche di emozioni autentiche e relazioni profonde. In una societa’ complessa e talvolta distaccata come la nostra, queste serie permettono di vivere momenti di empatia, di sognare e di riflettere su valori come l’amore, la famiglia e la fedeltà. Diventano una sorta di rifugio, un’occasione per staccare dalla quotidianità e trovare conforto in storie che, pur essendo spesso drammatiche, mostrano anche la forza dei legami umani e la speranza.
Spesso queste serie diventano parte della routine quotidiana di molte persone, ecco perchè la sospensione di “TRADIMENTO” ha lasciato un vuoto, e questo si riflette chiaramente nei commenti e nelle reazioni online. Aspettando settembre, possiamo condividere il nostro dispiacere e attendere le novità.
Gli spettacoli al Castello Sforzesco, il cinema sotto le stelle, il concerto di Gabry Ponte e ancora eventi gratuiti e per famiglie
osa fare (anche gratis) a Milano dal 27 al 29 giugno?
Musica, spettacoli e colori animano questo ultimo weekend di giugno, con numerosi appuntamenti di ogni genere, da scoprire dal vivo.
Primo tra tutti: il concerto di Gabry Ponte a San Siro. Uno show unico, perché Ponte sarà il primo dj della storia a far ballare lo stadio di Milano. Per l’occasione, San Siro si trasformerà infatti nella più grande dancefloor italiana con “San Siro Dance’ powered by RTL 102.5, un evento che si preannuncia imperdibile (sabato).
Nel cuore di Milano prosegue poi ‘Estate al Castello’, la rassegna culturale che da tredici anni anima le notti estive milanesi e che torna nel Cortile delle Armi per emozionare il grande pubblico. La manifestazione prevede anche quest’anno un ricco programma di spettacoli live, promosso e curato dal Comune di Milano (tutto il weekend).
Gli amanti dei colori non possono invece perdersi la Holi Dance Festival, manifestazione che si ispira ad un’antica tradizione indiana. Ogni anno viene celebrata con canti, balli e il lancio di polvere colorata rivolto al cielo, che trasforma i partecipanti in autentici arcobaleni (domenica).
Infine, impossibile dimenticare AriAnteo, la rassegna di cinema all’aperto che coinvolge numerosi luoghi della città come Palazzo Reale, Fabbrica del Vapore e CityLife, con una programmazione variegata fino a settembre (tutto il weekend).
Concerti e serate
Tra i numerosi concerti del nuovo fine settimana, gli appuntamenti diffusi della Fil Filarmonica di Milano, che torna con la quinta edizione di ‘Musica nei Quartieri’, nel Municipio 9 di Milano. L’iniziativa si rinnova e si amplia: per la prima volta durerà due settimane, con un ricco calendario di concerti e incontri gratuiti pensati per coinvolgere pubblici di ogni età e interesse, quest’anno all’insegna del dialogo tra musica, letteratura e tecnologia (tutto il weekend).
La musica latina è invece la protagonista della nuova edizione del ‘Milano Latin Festival’, la grande rassegna che per due mesi anima la città con concerti, eventi culturali, gastronomia e artigianato dell’America Latina (tutto il weekend).
Il rock è il protagonista del concerto dei Cabrones a Parabiago, presso il “Locomotivo”, in occasione dell’evento Anniversary Party (sabato).
Per chi ha voglia di scoprire Milano dall’alto, una serata con rooftop, musica e piscina da Sabotage Milano, con un party esclusivo sulle terrazze I Mirador di 21 House Of Stories, nel cuore dei Navigli (venerdì).
Tra le manifestazioni di questo nuovo weekend d’estate, la terza edizione di ‘Mud: Milano Urban Dance Festival’, la festa interamente dedicata alla danza urban in tutte le sue forme. Per l’occasione, Milano verrà invasa da spettacoli, lezioni e laboratori inclusivi gratuiti per tutte le età (tutto il weekend).
Anche il Parco Tittoni ospita un’estate mozzafiato tra concerti, spettacoli e food truck, nell’esclusiva cornice del suo parco (tutto il weekend).
Infine, impossibile non menzionare gli spettacoli e i concerti di Arena Milano Est tra musica e performance (tutto il weekend).
Gratis
Sono tantissimi gli appuntamenti gratuiti di questo nuovo weekend, come Step FuturAbility District, il nuovo spazio di “connessione con il futuro”, divulgativo ed esperienziale, che nasce per connettere la comunità con il prossimo futuro e dare a tutti l’opportunità di intraprendere un viaggio per acquisire una maggiore consapevolezza sulla trasformazione digitale in atto (tutto il week-end).
La meditazione è invece la protagonista di The Prism Way, un percorso meditativo che consente di meditare ovunque si desideri e, in particolare, in una location d’eccezione: il The Prism Core Center, lo spazio permanente di The Prism in Piazza Napoli 22. Dedicato alla ricerca artistica e spirituale di Stefano Simontacchi (aka The Prism), è un luogo di scambio e sperimentazione, a ingresso gratuito (tutto il weekend).
“Amo scrivere, mi è congeniale come respirare, eppure ogni volta che devo iniziare un libro ho la necessità di pensarne per giorni la traccia, di elaborare i pensieri fino a farli diventare concreti, palpabili e poi, con lo stesso amore, con la stessa gioia e umiltà con cui li ho messi in fila, uno dopo l’altro, sentendoli intensamente parte della mia vita, inizio il mio libro ”
Manuela Valletti è giornalista dal 1988, è nata a Milano, è sposata, ha due figli adulti, un nipote e una vera passione per gli schnauzers, ha avuto due giganti e ora ha un medio e un nano.. Ha scritto diversi libri che comunicano ai lettori le sue passioni e le vicissitudini della sua vita.
Dal 2018 ha lasciato Milano, si è trasferita con il marito Mario Ghezzi in Valle Intelvi a Lanzo. Vivere in Valle era il sogno della sua infanzia.
La vita riserva sempre sorprese anche dolorose: nel gennaio 2022 la scrittrice ha perso il marito per una polmonite da covid dopo un matrimonio durato 57 anni.
Attualmente Manuela Valletti dirige due giornali on line THE MILANER e VALLE INTELVI NEWS, ha in preparazione un nuovo libro che i suoi lettori attendono con ansia.
molti giornalisti hanno scritto di lui…e io, sua figlia, dal 2009 ho cominciato ad andare per scuole, centri culturali, rinioni, televisioni e radio per parlare del mio papà e del suo permanere a Mauthausen per circa 18 mesi e di ciò che gli è incredibilmente capitato in quel luogo.
La sua storia è scritta nel mio libro DEPORTATO I57633 VOGLIA DI NON MORIRE e nel documentario di Mario Vittorio Quattrina (stesso titolo), entrambi mi hanno accompagnato nel mio peregrinare.
Ora ho dato un’occhiata in Google e ho visto che molte pagine sono dedicate a lui, cercherò di riportarle qui, per ringraziare e per dire a tutti voi che leggete, che una memoria condivisa vale molto di più.
“Mentre i miei amici morivano io stavo giocando a pallone. Mi feci forza e pensai che mi battevo contro i nazisti e non per i nazisti; se ce l’avessi fatta a correre e magari anche a fare qualche buon passaggio, probabilmente li avrei sconfitti perché avrei salvato la mia vita, sarei tornato a casa, avrei rivisto mia moglie e conosciuto il mio bambino”.
Il 26 ottobre è stato pubblicato il libro “Deportato I 57633 Voglia di non morire” la storia del deportato calciatore Ferdinando Valletti scritto dalla …
Anche quest’anno nel gennaio 2012 celebreremo il Giorno della Memoria girando per le scuole e presentando il nuovo libro “DEPORTATO I 57633 VOGLIA DI NON …
Ferdinando Valletti, dal campo di calcio alla prigionia … Nella giornata della memoria, ricordiamo la storia di Nando Valletti mediano del Milan negli anni ’40.
25 gen 2020 — Quando fu deportato, Ferdinando Valletti aveva 23 anni, si era appena sposato e sua moglie aspettava un bimbo. Aveva giocato nell’Hellas, …
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27 gen 2014 — Nel Milan, dal 1941 al 1944, schierato solo in partite amichevoli, giocò Ferdinando Valletti: dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano .
Associazione Ferdinando Valletti, https://vallettiferdinando.wordpress.com/. Page 4. Aldo Carpi (1886-1973). Figura di grande rilievo per l’arte del Novecento …
19 mar 2013 — Ferdinando Valletti · Flexwize · Grande Milano Expo · Il blog di CyberdogsMagazine · Il ciclamino onlus · Joe Grissino · Le Madonnine di nessuno …
27 gen 2020 — Ferdinando Valletti nacque a Verona nel 1921 e fu un giocatore del Milan nei primi anni 40. Prelevato dal Seregno, indossò la maglia rossonera …
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6 mar 2025 — Piedi buoni, ottimi polmoni e spiccata propensione al sacrificio, Ferdinan- do Valletti (1921-2007) è stato uno dei tanti sommersi del pallone …
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Ferdinando Valletti, il calciatore del Milan che sopravvisse ai campi nazisti e salvò i suoi compagni giocando a calcio con le SS · apertura_small. Sette – 7 …
Ha fondato in memoria del padre, l’Associazione Culturale Ferdinando Valletti che si occupa di tenere viva la memoria nelle scuole e di promuovere iniziative
26 gen 2023 — … Ferdinando Valletti (wikipedia). Ferdinando Valletti: la vera fuga per la vittoria … WordPress | Tema: Envo Magazine. error: Contenuto …
Voci in fabbrica, voci in archivio (Il fondo sonoro e il suo contesto; La conservazione e la valorizzazione delle fonti; Racconti orali e parole scritte. La selezione e il montaggio) Storie di vita in Alfa Romeo (“Più rivoluzionario, più Lenin, più Russia, più bolscevico”: Vincenzo “Cino” Moscatelli; “L’Alfa Romeo era più casa della mia casa”: Carlo Cadalora; “Quel che sapevo, io l’ho insegnato agli altri”: Carlo Ballarin; “Sono stato arrestato nel marzo del 1944”: Ferdinando Valletti; “La Giulietta è nata in barba a tutte le difficoltà”: Giuseppe Eugenio Luraghi; “Da noi un po’ di fantasia bisogna lasciarla”: Daniele Masera; “Ho preso la malattia dell’Alfa”: Luigi Fusi; “Due stanze, un fattorino e un’impiegata: nasce la prima bozza dell’Alfasud”: Rudolf Hruska; “Ne abbiam fatte di acrobazie!”: Ivo Colucci) Le testimonianze: incontri e dialoghi (“La famiglia ci ha dato un’educazione politica”: Renzo Pecorari; “Il tempista veniva lì con l’orologio”: Ambrogio Aldeghi; “Dal vecchio progettista alla mentalità industriale”: Giampaolo Garcea, Ferdinando Zeni; “30 maggio 1943: un bombardamento sull’Alfa Romeo di Pomigliano”: Antonio Ciarambino; “Stí dénter perché gh’è l’occupazión di fàbbriche!”: Francesco Cambieri; “M’hann ciapaa e m’hann portaa a Mauthausen”: Sante Romanoni; “Tecnici che erano in grado di risolvere qualunque problema”: Filiberto Ponte Di Pino; “Io ho comprato tante di quelle scrivanie”: Fiorenzo Zaffrani; “Io e mio fratello siamo stati partigiani nel battaglione Bariselli”: Cafiero Bianchi; “Un diverso ambiente Fiat-Alfa”: Giuseppe Busso) Un metastorico orale e il suo archivio (Un fondo sonoro paradigmatico) Appendici (Cronologia dell’Alfa Romeo; Duccio Bigazzi: Alfa Romeo e Fiat. Non era una strada a senso unico)
28 gen 2020 — … Ferdinando Valletti e Mario Bettega. Il far parte di una delle tante squadre di calcio presenti nei lager permise a Valletti di diventare …
Un infortunio al ginocchio e soprattutto la deportazione nazista interrompono la carriera sportiva. Valletti, oltre a giocare a calcio, lavorava all’Alfa Romeo.
Lo scrittore Davide Grassi racconta la storia di Ferdinando Valletti. PRESENTAZIONE. 26 GENNAIO 2020. Lo scrittore Davide Grassi racconta la storia di Matthias …
21 feb 2019 — È il fondatore del seguitissimo blog I Viaggiatori Ignoranti, innovativo progetto di conoscenza di ritorno della cultura locale. A Novembre …
Alcuni momenti dell’incontro tra U19 femminile e Manuela Valletti, figlia di Ferdinando Valletti, ex mediano del Milan. Un momento significativo che celebra …
7 mag 2018 — Ferdinando Valletti nacque a Verona nel 1921 e si trasferì a Milano nel 1938, avendo trovato lavoro all’Alfa Romeo. Con i libri se la cavava …
Gli Amici della Cascina Linterno, nell’ambito del Programma2025, invitano tutta la cittadinanza alla Stand-up comedy: “…Lievemente intollerante al cardamomo…” – Una produzione “Nuovo Gruppo Teatro” e “Quantico Five” di Milano
Venerdì 20 Giugno 2025 – Ore 21,00 – Porticato delle Colonne di Cascina Linterno
Via F.lli Zoia, 194 – Parco delle Cave – 20152 –Milano
Autobus 67 da M1 “Bande Nere”, 49 da M1 “Inganni” e M5 “San Siro”, 63 e 78 da M1 “Bisceglie”
Un anno e quattro mesi per maltrattamenti. L’uomo avrebbe chiesto soldi alla donna più volte, fino ad arrivare alle botte
— Riccardo Bossi (figlio del Senatur) condannato per aver picchiato la madre
Riccardo Bossi è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi per maltrattamenti nei confronti della madre, Gigliola Guidali. L’uomo, primogenito del fondatore della Lega, Umberto Bossi, è stato condannato dal Tribunale di Varese per fatti che risalgono al 2016. Il legale dell’uomo, Federico Magnante, ha annunciato il ricorso in Appello.
Gli episodi
Guidali – prima moglie di Umberto Bossi – aveva denunciato il figlio. Poi però aveva fatto marcia indietro, ritirando la querela per maltrattamenti e minacce. Se da un lato l’accusa di minacce è automaticamente caduta, quella per maltrattamenti prevede il procedimento d’ufficio. Dal canto suo, Riccardo Bossi ha sempre negato le accuse. L’uomo avrebbe chiesto denaro alla madre più e più volte, mostrando scatti d’ira che una volta lo avrebbero persino portato a picchiare la donna facendole sbattere la testa contro il muro. In un episodio la madre sarebbe addirittura fuggita di casa per evitare il figlio.
L’altra condanna
A inizio anno Riccardo Bossi è stato condannato a due anni e sei mesi dal giudice di Busto Arsizio per aver percepito il reddito di cittadinanza indebitamente. Secondo quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza il figlio 45enne di Umberto Bossi, tra il 2020 e il 2023, avrebbe percepito 280 ogni mese per 43 mensilità. Il totale? Circa 12.800 euro.
Il sindaco, Beppe Sala, ha detto che vorrebbe vedere via Torino senza pavé: “È una questione di sicurezza stradale”
l pavé potrebbe sparire da via Torino a Milano. Per il momento non c’è nulla di certo (né un cronoprogramma per attuare il piano), ma l’annuncio è arrivato dal primo cittadino, Beppe Sala, che nella mattinata di martedì 10 giugno è intervenuto in diretta ai microfoni di Rtl.Cos’è il pavéIl pavé è un tradizionale tipo di pavimentazione stradale formato da cubetti di pietra o di porfido, utilizzato per la pavimentazione da esterni. È apprezzato per la sua lunga durata e resistenza all’abrasione e perché, se ben posato, richiede poca manutenzione. Veniva usato sin nell’antica Roma per la realizzazione di strade.
Alla base dell’eliminazione del pavé c’è un solo tema: la sicurezza stradale. “Quando in una strada ci sono il pavé e i binari del tram andare in bici, moto o monopattino è pericolosissimo e che, piaccia o meno, nelle grandi città ci son anche le due ruote”, ha detto Sala
Il pavé è già stato tolto da alcune strade della città, come in via Palestro. “Chi si ricorda che tre anni fa (in via Palestro, ndr) c’era il pavé e i binari del tram? Non c’è nessun milanese che se lo ricorda – ha rimarcato il sindaco -. Ci passo in scooter per tornare a casa, è un’altra vita. Non dico di levare il pavé ovunque, ma che ogni tanto, selettivamente, debba essere tolto per proteggere i cittadini che usano le due ruote”.
L’idea di una via Torino senza pavé
Il sindaco ha poi rilanciato l’idea di una via Torino senza pavé. “Il mio obiettivo, che non realizzerò ormai, è levarlo anche da via Torino, dove tra marciapiede e rotaie del tram ci sono trenta centimetri: la gente va in bici sul marciapiede e poi i cittadini si arrabbiano”, ha concluso il sindaco.
L’affaire pavé
Il pavé a Milano è un vero proprio affaire, una questione che da sempre crea polemiche, con i favorevoli e i contrari piuttosto agguerriti. C’è chi ricorda che si tratta di un simbolo di Milano, soprattutto del centro storico, e la Sovrintendenza stessa tende a tutelarlo almeno nelle strade più centrali. I contrari invece, sottolineano come spesso incidenti in bici e moto siano causati proprio dal pavé e dalla sua manutenzione.
Non è la prima volta che il sindaco Sala si espone sul tema, anzi: era stato uno dei temi della sua ultima campagna elettorale. Nel settembre 2021, interrogato proprio sul tema della pavimentazione stradale, aveva commentato di non essere “per togliere totalmente il pavé, però se lo si toglie nei punti più critici non è sbagliato. Ovviamente ogni volta è una lotta con la Sovrintentenza, ma credo che si debba andare avanti”. E ancora, a chi gli chiedeva dello stato del pavé e dei binari non più utilizzati dai tram, Sala ha evidenziato che “si può pian piano sistemare tutto”. “Se i binari non si usano più bisogna tirarli su e magari approfittando dei lavori – ha concluso – a volte tiriamo su anche il pavé”.