Ma che epoca è mai questa?

Forse sarà la mia età non più giovane, ma faccio veramente fatica a comprendere ciò che sta accadendo nella nostra società.

Non voglio parlare di politica, ormai con la politica non mi cimento più, credo sia tempo perso. Vorrei invece parlare delle diverse mode che adottano i giovani e i non più giovani per essere alla moda e farsi notare.

Possibile che i ragazzi oggi siano quasi tutti gay , transgender o fluidi? Intendiamoci bene, non che ci sia nulla di male ad esserlo, ma se fate caso, in TV ora ci tengono molto ad essere classificati in almeno una di queste tre categorie, come se questo fosse una passaporto per “essere nel gruppo dei migliori “.

Altra incredibile e inaccettabile forma di linguaggio è il torpiloquio o la volgarita gratuita e la si trova ovunque, dai programmi tv più seguiti, al festival di Sanremo, agli spot pubblicitari. Questi ultimi arrivano perfino a mostrare pannolini usati per pubblicizzare una marca o un prodotto che “la tiene asciutta” dove quella cosa tenuta asciutta è l’organo riproduttivo femminile.

Posso dirvi che provo un grande schifo per queste tendenze? Posso dirvi che per il rispetto che dobbiamo a noi stessi, dovremmo tutti protestare e pretendere un po’ di civiltà anche nell’esprimersi? Ve lo dico e con forza!

Il degrado dei costumi segue a ruota, uomini e donne che indossano il cattivo gusto e basta, ma questa è sempre stata purtroppo una prerogativa dei modelli ed è di loro che parlo. Se la Ferragni si presenta al festival con un abito che riproduce il suo nudo anteriore non è un bel vedere, di certo da buona influencer lancerà questa moda e quindi la prossima estate vedremo donne di tutte le età con un perfetto e nudo davanti e un imperfetto dietro, per la gioia delle case di moda che, c’è da credere, si adegueranno subito.

Un ultima cosa: i cantanti e i ballerini di oggi, mi riferisco ai giovani che “scalano” le classifiche di AMICI, la trasmissione della DeFilippi. I balli proposti sono esercizi ginnici, non hanno nulla della danza e non mi riferisco solo alla danza classica, ma anche al tango e ad altri balli normalissimi, sono tutti scatti e salti da robot e le canzoni sono quasi esclusivamente rap martellanti che dovrebbero raccontare le vicende i vita dei protagonisti e invece martellano le nostre orecchie, a meno che i giovani “talenti” non ripeschino canzoni di Battisti e le distruggano senza pietà.

Manuela Valletti.

Informazioni su redazione@

giornalista e scrittrice milanese, lavora sul web dl 1996 come freelance, ha creato diversi siti di informazione al servizio dei cittadini
Questa voce è stata pubblicata in MILANO e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *