Imbiancare la casa, la scelta dei colori in base al loro significato

ruolo dei colori

Quando arriva il momento di imbiancare la casa ci sono molti aspetti da considerare affinché il risultato finale sia in grado di soddisfare le personali aspettative. Si avrà infatti l’occasione di dare un colpo di spugna e rivoluzionare certi ambienti che – così come sono – non piacciono più, imprimendo loro una nuova freschezza. I cambiamenti potranno riguardare anche l’arredamento, spinti proprio dalla possibilità di intervenire sul colore delle pareti.

Dal momento che si tratta di un lavoro destinato a modificare l’aspetto e la percezione delle stanze all’interno delle quali passiamo gran parte delle giornate, sarà necessario affidare le operazioni di imbiancatura a un professionista. In questo modo, oltre ad essere garantiti per ciò che concerne materiali e strumenti utilizzati, si potrà essere sicuri che il risultato finale sarà proprio come era stato immaginato.

Le tonalità e gli spazi: toni chiari e toni scuri

Imbiancare la casa non vuol dire solo ed esclusivamente passare una mano di vernice sulle pareti di una o più stanze. Bisogna per prima cosa considerare il colore da utilizzare, in base sia allo stile complessivo del contesto domestico che dell’arredamento prevalente in ciascun ambiente.

La scelta delle tonalità, così come quella degli effetti, sarà connessa alla particolare sensazione suscitata da ciascuna di esse all’interno dello specifico contesto e avverrà in base anche agli spazi a disposizione. Si distingue, in generale, tra toni freddi e toni caldi. I primi sono più adatti ad abitazioni di dimensioni ridotte dal momento che, riflettendo una quantità maggiore di luce, potranno dare la sensazione che le stanze siano ampie. Viceversa i colori caldi e più scuri sembreranno quasi avvicinare le pareti, risultando dunque più adatti ad ambienti grandi.

Per quanto riguarda gli effetti e le finiture la scelta non manca: generalmente si sceglie tra effetto spugnato, stucco veneziano, imbiancatura con rullo o pennello ed effetto graffiato.

Colori, i consigli stanza per stanza

Vediamo adesso una carrellata di colori tra i quali scegliere quando si tratta di imbiancare in maniera non convenzionale le pareti di casa, indicando per ciascuno di essi le sensazioni trasmesse.

Bianco ma senza esagerare

Iniziamo dal bianco, perfetto per qualsiasi ambiente anche se un suo utilizzo eccessivo può dare un tocco troppo impersonale alla casa. Una parete bianca a contrasto con altre di una diversa tonalità renderà l’ambiente stilisticamente perfetto.

Lilla, avorio e rosa per agevolare il riposo

Per le stanze da letto, deputate al relax, bisogna ricorrere a colori tenui e capaci di conciliare il sonno: lilla e avorio ma anche rosa sono dunque l’ideale.

Giallo, ovvero la creatività

Il giallo è invece perfetto per la cucina, poiché è il colore della creatività e dell’energia. Ci fa pensare al sole, ecco perché può essere impiegato anche per valorizzare un bel soggiorno, magari nei toni scuri.

Verde, il legame con la natura

Il verde è il colore della natura, perfetto per un angolo studio o per un soggiorno open space arredato in prevalenza con mobili di legno pregiato.

I colori difficili da gestire

I colori più ‘pericolosi’ da gestire e utilizzare per le pareti sono il nero – più adatto a uffici o ambienti di lavoro, magari alternato a pareti di vetro – e i grigi scuri, anch’essi poco adatti alle case (a meno che non vogliate puntare su un arredamento industriale).

Micam: a settembre Milano la fiera mondiale delle calzature

Micam non si ferma: a settembre Milano ospita la fiera mondiale delle calzature

Micam alla Fiera di Milano Rho (repertorio)

In programma dal 20 al 23 settembre. Il presidente di Assocalzaturifici: “Le nostre aziende si sono adeguate con protocolli sanitari anti-contagio”

Milano, 21 maggio 2020 – Voglia di ricominciare, con la consapevolezza di una ripresa complessa e graduale, guardando a Micam, la rassegna mondiale delle calzature in programma dal 20 al 23 settembre a Fiera Milano, come a un’opportunità importante per ripartire. Nel contesto dell’emergenza sanitaria, la tradizionale indagine di Micam per comprendere il mercato e predisporre servizi mirati per gli espositori della prossima edizione, è stata particolarmente partecipata, rivelandosi un importante strumento di dialogo con il settore: l’immagine del calzaturiero emersa dalla ricerca è quella di un settore che si conferma estremamente sensibile all’andamento del mercato internazionale, ma non è nuovo a battaglie contro crisi locali o globali, mostrando ancora una volta di essere pronto a raccogliere nuove opportunità per ripartire.

Le difficoltà della situazione attuale appaiono nitidamente dai dati raccolti sul sentiment delle aziende calzaturiere e dai compratori in una ricerca commissionata dal Salone Internazionale delle calzature da dove emerge che oltre l’80% denunciano di essere stati penalizzati in modo diretto dall’emergenza. Risulta una riduzione del portafoglio ordini per oltre il 90% dei casi e una paralisi della produzione per oltre il 60% delle aziende bloccando di fatto la possibilità di mostrare le nuove collezioni ai possibili compratori. Un quadro a tinte fosche che però non ferma il settore: il 48% prevede una ripresa delle attività commerciali a settembre mentre l’altro 52% entro l’anno.

Micam è fondamentale per sostenere un settore cruciale per il Made in Italy e la nostra economia – sottolinea il presidente di Assocalzaturifici Siro Badon -. Sebbene in questi mesi si siano sviluppate opportunità alternative per le relazioni di business, l’incontro in fiera rimane la più importante opportunità di sviluppo nel mercato e la via privilegiata per le contrattazioni di ordini. Le nostre aziende si sono adeguate con protocolli sanitari anti-contagio, quindi la stessa metodologia si può applicare anche in ambito fieristico per garantirne lo svolgimento in sicurezza”.

“La macchina operativa è già al lavoro e l’edizione di settembre sarà per tutti un appuntamento fondamentale per riallacciare i legami con il mercato e creare nuove opportunità in totale sicurezza – conferma Tommaso Cancellara, Ad di Micam -. Stiamo anche definendo un accordo commerciale con uno dei player più importanti a livello mondiale in servizi digitali per offrire a tutti gli espositori un nuovo canale di vendita digitale b2b”.

fonte: IL GIORNO

Stop alle bufale! arriva CERTNEWS

Il nuovo servizio web che attribuisce il “bollino” CERTNEWS identificando l’articolo come notizia certa.
CERTNEWS è un sistema basato sull’autoresponsabilizzazione che consiglia il lettore identificando la fonte certa.

Siamo sempre più invasi da notizie bufala, in particolar modo in periodo di coronavirus.

Perchè si inventano notizie false? Il motivo è esclusivamente di natura economica, spesso fatto con intento fraudolento, le “notizia bomba” anche se inventate, nel mondo online procurano alta visibilità, numerosi click e condivisioni sui social che amplificano il traffico di visitatori, il traffico è ovviamente monetizzabile tramite la raccolta di dati dei visitatori o remunerato da campagne pubblicitarie.
Purtroppo non sempre siamo in grado di riconoscerle, spesso sappiamo che erano bufale solo dopo che esperti, istituzioni o fonti autorevoli smentiscono tali informazioni.
A livello sociale è un vero nuovo problema, la disinformazione crea ignoranza, manipola le masse e le persone più fragili.

In questo scenario nasce CERTNEWS, un servizio per blog e redazioni che vogliono “certificare” le proprie notizie rassicurando i lettori e informandoli che ciò che stanno per leggere è una notizia vera e non una bufala. Certnews si basa sull’autoresponsabilizzazione dell’editore, il quale deve accettare e osservare un codice etico di trasparenza nei confronti del lettore.

Gli aderenti al servizio ricevono un software da integrare nel loro sito (plugin) che ha la funzione di visualizza il marchio CERTNEWS nel titolo, aggiunge un tag [CERTNEWS] per farlo riconoscere dai motori di ricerca e inserisce un link a fine articolo per permettere al lettore di inviare a CERTNEWS segnalazioni di eventuali notizie false.
Il rispetto del codice etico è verificato tramite un crawler automatizzato che ispeziona gli articoli pubblicati e segnala i trasgressori.

di Andrea Ciappesoni

07-05-2020

FRUTTANDO: Consegna a domicilio di frutta, verdura e pesce

Elite Catering lancia a Milano il negozio online: www.fruttando.net per consegna a domicilio di frutta, verdura e pesce fresco

 

Elite Catering, azienda leader nel settore della distribuzione di prodotti freschi ai migliori ristoranti di Milano lancia www.fruttando.net, il sito dove poter acquistare i prodotti della qualità richiesta dai migliori chef stellati: pesce freschissimo, frutta e verdura di qualità extra e specialità italiane d’eccellenza.

 

(04-05-2020) Elite Catering presenta Fruttando.net, il negozio online dove i clienti possono acquistare frutta, verdura, pesce e specialità italiane di altissima qualità e riceverle direttamente a domicilio entro 24 ore.  L’esperienza decennale accumulata nel fornire i migliori ristoranti di Milano è messa al servizio dei clienti privati che potranno trovare dei prodotti di eccellente qualità e provare un servizio espresso di consegna a domicilio.

Sin dal lancio centinaia di clienti hanno potuto assaggiare l’elevata qualità dei prodotti freschi acquistando su www.fruttando.net  ed hanno potuto sorprendersi del gusto dei veri e genuini prodotti italiani.  La ricerca dei prodotti e la scelta dei migliori fornitori garantiscono assieme alla puntualità del servizio uno standard elevato: lusso, gusto e salute per i palati più esigenti.  Su Fruttando.net potrete trovare esclusivamente prodotti per i più fini gourmand; un prodotto gourmet è molto diverso da quello di un supermercato: il processo è artigianale e tradizionale, senza aromi artificiali, conservanti, colori e sostanze chimiche che sono invariabilmente malsani e inutili. Frutta e verdura vengono scelte accuratamente dalle migliori zone di produzione in Italia e selezionate a seconda del periodo per offrire quei profumi, quei sapori che solo i prodotti genuini italiani possono vantare.  Il pesce ed i prodotti ittici, freschi di giornata, arrivano direttamente dal mare alla tavola unicamente 3 volte a settimana e consegnati in giornata per preservarne il gusto. Tra i prodotti offerti anche le migliori mozzarelle di bufala campana DOP ed una selezione di specialità alimentari di altissima qualità.

L’acquisto su www.fruttando.net renderà speciali tutte le vostre ricette e vi farà gustare i sapori che credevate ormai perduti.

Le app che non possono mancare a chi abita a Milano

 

Tutti noi utilizziamo lo smartphone per moltissime ore ogni giorno, ci viene in aiuto per qualsiasi evenienza. Se ci perdiamo in una zona poco nota della città basta aprire Maps per ritrovare la strada, se non conosciamo il significato di una parola in inglese un traduttore verrà in nostro aiuto e se ci annoiamo abbiamo a disposizione centinaia di app per giocare o per tentare la fortuna sui casinò online, partecipando a partite di giochi da tavolo online, di quelli classici e senza tempo.

Ma se viviamo a Milano esistono app che non dovrebbero mancare nel nostro smartphone perché sono state pensate per rendere ancora più facile la nostra vita quotidiana nella caotica metropoli in cui chi la abita va sempre un po’ di fretta. Vediamo insieme quali sono queste applicazioni imperdibili.

Helbiz Milano

Ideale per chi vuole evitare di prendere la macchina e preferisce spostarsi con un mezzo elettrico agile e veloce. Helbiz è una società italo-americana che mette a disposizione monopattini e bici elettrici in modalità condivisa. Al momento, per la città di Milano, questa azienda mette a disposizione 300 bici e 700 monopattini elettrici che i milanesi possono utilizzare rispettando le regole della viabilità stradale.

Share Now

Un’altro servizio che scommette sulla condivisione come futuro per la mobilità. Nata come Car2Go ha cambiato nome di recente; vanta oltre 150 automobili messe a disposizione degli utenti per essere prenotate da poche ore fino a più giorni. La nuova frontiera dell’autonoleggio.

Moovit

Moovit è una delle app leader nel settore della mobilità milanese che mette a disposizione alternative per chiunque voglia spostarsi in città senza utilizzare un veicolo proprio. Una sorta di guida ai mezzi pubblici che permette trovare il percorso più rapido ed efficiente per spostarsi da un luogo all’altro della città.

TooGoodToGo

Per lottare contro lo spreco alimentare questa app viene incontro ai bisogni di tutti. I ristoratori non buttano via avanzi ma possono venderli a un prezzo ridotto, i consumatori ottengono un pasto low cost e l’app porta a casa un margine ricavato dalla transizione tra ristorante e consumatore. Un’ottima soluzione per acquistare pasti deliziosi ad un prezzo competitivo.

1 1 2 Where areu

Un’app che può salvarti la vita, si tratta di un’applicazione per l’emergenza collegata alle Centrali Uniche di Risposta del NUE 112 della Lombardia. Offre la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza indicando inoltre la posizione esatta di chi chiama.

Comehome

Se hai voglia di conoscere gente in un contesto informale e tranquillo questa è l’app che fa per te. Chi si iscrive può organizzare feste, eventi, incontri e chi vuole assistervi deve solo pagare la quota decisa dall’host e poi recarsi al luogo dell’evento. La particolarità di Comehome è che le persone non si conoscono tra loro e l’evento è una scusa per fare conoscenza e trascorrere qualche ora in compagnia.

Nibol

Un’app innovativa e sviluppata di recente da un ventiseienne bergamasco. Nibol viene incontro alle esigenze di tutti quei lavoratori che non si recano in un ufficio convenzionale ma lavorano “in remote”, spesso da bar, caffetterie o coworking. L’app viene incontro ai bisogni di quelli che oggigiorno si chiamano “Lavoratori agili” ma anche di studenti o dipendenti autonomi. Con la sua interfaccia simile a quella di Airbnb permette di trovare i bar con WiFi e di prenotare un tavolo da cui lavorare nelle successive ore.

Sono pronto e più cattivo

Un sorridente Zlatan Ibrahimovic a Casa Milan (Ansa)

«Molto più cattivo». Si è presentato così, Zlatan Ibrahimovic, con il chiaro intento di essere da esempio per i giovani compagni. L’obiettivo è rivalutarli e cercare di tirare fuori il meglio da ognuno di loro, anche facendo un po’ di sano nonnismo e cameratismo: “Arriva un Ibra molto più cattivo, ora ho capito quanto è difficile far crescere i bimbi – scherza il gigante svedese, alla sua prima conferenza della sua seconda vita al Milan – lavorare e soffrire, non tutti sanno farlo. A me piace e per questo lavoro sempre duro, mi aspetto tanto dai miei compagni, a volte anche di più di quanto possono effettivamente dare”. Ibrahimovic sa di non essere il prototipo dell’investimento del fondo Elliott, la cui politica è focalizzata sui giovani. Ed è per questo che cercherà di convincere tutti attraverso i fatti. Perché da Ibra non si attendono solo gol e assist, ma anche una rivalutazione dei giocatori. Di certo non potrà fare miracoli, come spingere il Milan in Champions, ma di certo potrebbe essere uno sprono al miglioramento di qualche talento: “I miei compagni di squadra? Devo entrare in campo e conoscerli, devo capire e provare feeling tra di noi – ha proseguito lo svedese – come sto? Ne ho parlato col mister; non tocco pallone dall’ultima partita ma non c’è problema”. E difatti ieri, nell’amichevole a porte chiuse contro la Rhodense che milita in Promozione, nel 9-0 rossonero c’è stato spazio anche per un gol di Ibra e per un assist a Calhanoglu nei 45’ in cui è rimasto in campo. Segno che, probabilmente, Zlatan è già pronto per scendere in campo anche dopodomani, nel match di campionato dell’Epifania di San Siro contro la Sampdoria (ore 15).

Non sarà un caso, infatti, che la formazione vista nel primo tempo assomiglia molto a quella che potrebbe essere la prima scelta di Pioli: Donnarumma in porta, linea di difesa composta da Calabria, Musacchio, Romagnoli e Theo Hernandez; in mediana Paquetá, Bennacer e Bonaventura, con Suso e Calhanoglu a sostegno proprio di Ibrahimovic. Al termine della prima frazione di gioco ha lasciato posto a Piatek e ha concluso la sua giornata d’allenamento con una sessione personalizzata in palestra. Ibrahimovic, come lecito, ha monopolizzato le attenzioni di tutti, ma non è passato inosservato l’atteggiamento della dirigenza, presente al suo fianco durante tutta la conferenza stampa di presentazione. Nessuna parola proferita da Massara e Maldini, mentre Boban ha preso la parola sul finale sottolineando come l’arrivo dello svedese non possa cancellare la vergogna di Bergamo: “Siamo contenti di poter riabbracciare un personaggio e un giocatore unico – ha precisato – siamo super positivi per l’effetto di Zlatan sulla squadra e sull’ambiente, poi bisogna fare risultati. Non vorrei che ci scordassimo Bergamo, quella orrenda ed inaccettabile sconfitta, non dobbiamo nasconderci dietro le spalle larghissime di Zlatan”. E tra 48 ore si torna in campo.

fonte

Tutta apparenza, niente sostanza

Amo molto Milano, ci sono nata, ma non posso continuare a tacere davanti alle continue esibizioni di sfarzo,  di eventi clamorosi, di iniziative quanto mai discutibili che non rappresentano il vero stato dell’arte in città.

Forse il Sindaco Sala pensa di essere sempre in zona Expo e quindi continua ad esercitare la sua abilità nell’esporre, senza però domandarsi che cosa pensano i milanesi di queste sue iniziative sempre e solo partigiane, perchè per lui l’importante è apparire.

Ora Milano riceverà circa 80 milioni di Euro per l’accoglienza dei migranti, questo vuol dire che ne arriveranno molti e che le periferie della città resteranno ancora luoghi molto degradati che il signor sindaco non visiterà mai.

La città che ha inventato il decentramento amministrativo e lo ha praticato dall’inizio della sua istituzione, vede i nove municipi cittadini, che ora potrebbero gestire meglio e maggiormente il quotidiano delle loro zone, immobili nel loro nulla.

In compenso, forse proprio per incrementare l’apparire di una città che ha perso la sua immagine operosa, sono aumentati i biglietti dei mezzi pubblici e contemporaneamente sono state vietate in buona parte le auto riducendo ad un ghetto tutto ciò che è oltre la seconda cerchia dei navigli.

Dismesse le fabbriche, Milano vive di banche, di moda e di terziario (ma anche quello ora in diminuzione) la gente che abita in periferia e che una volta lavorava in fabbrica, ora si deve accontentare del precariato o di un lavoro in qualche supermercato o centro commerciale, visto che se ne costruiscono continuamente.

Piazza Duomo, il cuore della città, ospita sempre più eventi musicali e comizi politici, ora bancarelle natalizie, ma chi non ricorda il gruppo di persone che ogni sera si trovata in piazza Duomo a commentare i fatti della giornata? Erano pensionati, con tutta la loro dignità di una vita di lavoro e una pensione adeguata, ora i nostri vecchi non discutono più sui fatti accaduti nel Paese perchè ci sarebbe da piangere, raccolgono al termine dei mercati di frutta e verdura, ciò che trovano tra il pattume.

Milano, la città simbolo del lavoro ci racconta solo che il benessere esiste, ma è per  pochi, la maggior parte dei milanesi rimpiange i tempi andati, quando essere operaio era un vanto e una garanzia del vivere dignitoso, il posto allora era fisso e i giovani si sposavano e facevano figli.

Potreste obiettare che i tempi sono cambiati, certo lo sono. Ma una classe politica che ha nelle mani il destino di 60 milioni di persone ha il dovere di pianificare il futuro, fare scelte conseguenti e non deve essere in balia di un organismo superiore (Europa).

La città menegina purtroppo veste una maschera, non è la foto vera di Milano e men che meno di una Italia che langue nella stagnazione. Fino a quanto potrà durare?

Manuela Valletti

 

Caro affitti, Milano è seconda in Europa

Milano è seconda solo a Barcellona

Studio del Sicet: canoni aumentati del 10% nell’ultimo anno. Case popolari, cancellato il 38% delle domande per via della nuova legge regionale

Aumentano i canoni d’affitto, aumentano gli sfratti e le persone in stato di bisogno. Cala il volume delle domande esaminate, se si tratta di domande in deroga, e la percentuale degli alloggi pubblici assegnati resta modesta se paragonata alla mole delle richieste. Questa la fotografia dell’emergenza casa a Milano secondo il rapporto presentato ieri dal Sicet, uno dei sindacati degli inquilini, e relativo sia al mercato privato sia all’edilizia pubblica. Per quanto riguarda i canoni d’affitto sul mercato privato «Milano – si legge – è ormai la seconda città più cara d’Europa dopo Barcellona e i canoni nel corso del 2018 sono aumentati in media del 10%». Dati tratti dall’Housing Anywhere European Rent Index.

nel primo trimestre del 2019 si sono rilevati ulteriori aumenti: il canone d’affitto per un monolocale è aumentato del 6,1%, per un bilocale del 4,2% e per un trilocale del 5,3%. I prezzi sempre più alti del mercato immobiliare privato incidono anche sugli sfratti: a Milano e hinterland ne sono stati eseguiti 410 nel 2017 e 2.845 nel 2018. Solo a Milano i provvedimenti di sfratto per morosità nel 2018 sono stati 1.025. Ma il dato più eclatante è quello relativo all’aumento delle famiglie in condizioni di «grave emergenza abitativa» che sono via via entrate nelle graduatorie, un aumento esponenziale perché pari al 536% nell’arco dei 10 anni considerati dalla ricerca. Nel dettaglio, dal 2008 al 2018 si è passati dalle 314 alle 2.016 famiglie in condizione di grave emergenza abitativa. E l’intensificarsi degli sfratti e l’acuirsi del bisogno si ripercuotono sulla richiesta di case popolari, la cui assegnazione è andata a rilento.

Dal 2008 al 2018 le famiglie inserite nella graduatoria per le case popolari sono state in media 24.861 all’anno, sempre secondo i dati del Sicet. Ma negli stessi anni gli appartamenti effettivamente assegnati sono sempre stati meno di mille. Per l’esattezza nel 2018 le assegnazioni sono state 859, pari al 3,4% del bisogno. Gabriele Rabaiotti, assessore comunale alle Politiche sociali e abitative, assicura, però, che il 2019 sarà in controtendenza: «Nell’anno in corso abbiamo già assegnato 1.400 alloggi, un aumento significativo dovuto all’opera di recupero degli appartamenti sfitti». Un passaggio a parte meritano le assegnazioni in deroga: in questo caso, tra il 2015 e il 2018, si è avuto un calo del 52,6% delle domande esaminate. Motivo? L’intervento, nel 2016, della legge regionale che nella sostanza ha eliminato le assegnazioni in deroga.

Alla stessa legge regionale e al regolamento che ne è l’emanazione e che è stato approvato nei mesi scorsi si deve un altro fenomeno riscontrato dai sindacati: a Milano un terzo delle domande esaminate viene cancellato per mancanza dei requisiti e nel 31,3% dei casi questo avviene perché gli stranieri non riescono a procurarsi il documento che attesta la mancanza di proprietà immobiliari nei Paesi di origine e in un altro 6,9% di casi perché non riescono a dimostrare la residenza continuativa in Lombardia negli ultimi 5 anni. Due condizioni poste dal nuovo regolamento.

Fonte

Il volto segreto delle Escort

Tutte le città possono avere un volto nascosto, anche le piccole comunità, ed ovunque questo si chiama “Sesso”!

Uomini e donne, giovani e adulti, tutti amiamo il sesso. Il piacere che il esso ci dona è da sempre una delle spinte principali che muovono il mondo. La donna vergine ormai è una moda passata, anzi possiamo dire che quasi nessun uomo vuole la donna casta. In realtà una donna, per essere desiderabile e attrarre sia l’interesse di uomini e donne, dev’essere spregiudicata.

Ecco come mai le escort su relazionisociali.xxx sono tra le professioniste più apprezzate al mondo.

Cosa piace agli uomini? Una domanda a cui tutti vorremmo dare una risposta. Indubbiamente le escort sono delle esperte nel conoscere quali sono i piaceri segreti e proibiti, ma tra le tendenze maggiori troviamo anche molte donne che fanno richiesta di escort dello stesso sesso.

In effetti, un uomo sa come darsi piacere e una donna sa come darsi piacere, quindi perché non “provare” una mercenaria del proprio sesso ? Nella città di Milano si ha spesso questa richiesta, ma evidenziamo quando e perché si chiede questa professionista.

Un’idea “alternativa” per le feste

Le nuove generazioni hanno una visione diversa del sesso e della vita in generale. Per loro quello che un tempo era tabù è una sfida da accettare e di cui godere. Ebbene, tra le richieste maggiori che sono state evidenziate in una indagine di ricerca, mirata proprio nel settore del sesso, ecco che si è notato il festino privato dopo il raggiungimento dei 18 anni.

Non si tratta di una notte di sesso sfrenato, almeno che non sia questa una richiesta specifica, ma si parla piuttosto di una sorta di spettacolo in stile burlesque che viene richiesto per gli amici intimi. In effetti, negli ultimi due anni si è avuta proprio una richiesta maggiore per i burlesque e molte escort si sono mosse per specializzarsi in questo stile.

Potrebbe essere una idea alternativa, che vi offre la possibilità di avere una serata diversa, divertente e soprattutto spensierata. Magari, all’alba, il festeggiato potrebbe trovarsi ad avere nuove “conoscenze” nel mondo del sesso.

Uomini d’affari e ricerca dell’eleganza

Gli uomini d’affari che sono dei clienti “abituali” del mondo della prostituzione, si dividono in due tipologie di clienti, vale a dire quelli che hanno bisogno di una accompagnatrice per gli eventi sociali e quelli che vogliono solo delle amanti.

La cosa che li accomuna è l’eleganza. Il volgare, vale a dire donne molto truccate, che masticano un chewingum oppure che non sono partecipi nel rapporto sessuale, sono delle escort che sono destinate a fallire in questo tipo di lavoro.

Devono riuscire a unire una bellezza fisica ad una buona educazione, ma soprattutto ad una disinibizione sessuale che viene scoperta quando si è da soli. Ecco per quale motivo occorre che le stesse meretrici milanesi debbano valutare quali siano i clienti che vogliono e quali sono gli standard di perfezione che devono raggiungere per essere richieste.

Le migliori sono a conoscenza di tutte le nuove tendenze del sesso, esperte nel BDSM, nell’autoerotismo, da usare anche come spettacolo e soprattutto non possono mai dire di no alle richieste dei propri clienti, sempre nel lecito della perversione stessa del sesso e che non corre pericoli.

I nuovi giochi delle mistress

Ebbene, citiamo ora quali sono i nuovi traguardi che contraddistinguono la mistress. E’ una delle escort più esperte che troviamo nel mondo della prostituzione, ma che deve essere assolutamente in grado di conoscere le nuove tendenze

Prendiamo in considerazione quali sono state le richieste dei primi mesi del 2019. I clienti hanno desiderato essere iniziati alla pratica del rimming e della “pioggia dorata”. Ora meglio sapere che entrambe hanno delle richieste specifiche per poterle svolgere in modo perfetto e dando un reale piacere sessuale.

La mistress è in grado di “iniziare” i più curiosi alla pratica della pioggia dorata e che coinvolge anche una serie di sensazioni di sottomissione, di “squallore” del sesso, della totale complicità e di orgasmo perverso. Ecco che cosa vuol dire essere in realtà una mistress. Tale escort viene richiesta proprio per quegli uomini che sono stanchi del “sesso” normale, ma che hanno bisogno di una guida per conoscere tali segreti sessuali.

Un’altra perversione sessuale, che appartiene sempre al BDSM, e di cui le mistress sono maestre è la pratica del rimming. Si tratta del sesso orale nella parte anale, ma che ha la capacità di poter far raggiungere l’orgasmo senza compiere e terminare un vero atto sessuale completo.

Molte le persone che sono state iniziate a questa pratica e che non sono mai più riusciti a farne a meno.

Entrambe sono pratiche da provare almeno una volta nella vita!

Festini privati, le cose non dette

I “festini privati” sono spesso a base di alcool e sesso, sono realmente delle maestre di divertimento, di orge e anche di notevoli segreti del sesso. Valutiamo esattamente cosa si richiede in un festino privato.

Molto spesso c’è una forte confusione su cosa si possa chiedere o cosa ci si aspetti e, proprio in base alle alte speranze, si rimane poi delusi. Queste feste si dividono con richieste specifiche di sesso in “comitiva” da quelle con “sesso a due”.

Indubbiamente, nella città di Milano, spesso si ha una richiesta di festini privati con un massimo di 5 componenti. Possono lavorare a coppia o anche da sole, ma dipende sempre da quali sono le aspettative e le richieste dei clienti.

Offerte per le coppie

Lo abbiamo accennato anche prima che ci sono delle richieste per le Escort che riguardano anche soggetti dello stesso sesso. Una delle fantasie che hanno molte coppie è quello di avere dei rapporti sessuali a tre, vale a dire due donne e un uomo oppure una donna e due uomini. Tale pratica è molto apprezzata nelle coppie, fidanzati, conviventi e matrimonio, che hanno superato i 15 anni di età.

Non si tratta di perversione badate bene, ma si tratta di una evoluzione normale nella vita sessuale. Ecco perché ci sono delle escort esperte in tutto questo. Molte le coppie che hanno avuto queste esperienze e che hanno delle professioniste fidate con cui divertirsi.

Sinceramente, se siete una coppia che ha problemi sessuali, fare questa esperienza potrebbe essere realmente un aiuto per ricompattare l’amore che vi ha