Aleksandr Pushkin: il grande poeta russo e le sue opere più importanti

Aleksandr Sergeevič Pushkin (1799-1837) è considerato il più grande poeta della letteratura russa e uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. La sua opera ha avuto un impatto profondo sulla lingua e sulla cultura russa, contribuendo a definire l’identità nazionale e a sviluppare la letteratura moderna.

Le opere più importanti di Pushkin

  1. Eugene Onegin
    Forse la sua opera più celebre, Eugene Onegin è un romanzo in versi scritto sotto forma di romanzo in lettere. Racconta la storia di un giovane aristocratico disilluso, Eugene Onegin, e delle sue relazioni con altri personaggi, tra cui il poeta Lenski e la giovane Tatyana. Questo capolavoro è considerato un classico della letteratura russa e un esempio di poesia narrativa che combina romanticismo, realismo e satira sociale.
  2. Il racconto di Pietro il Grande
    Un poema storico che celebra la figura di Pietro il Grande, il sovrano che modernizzò la Russia. Attraverso questa opera, Pushkin esprime il suo amore per la storia russa e il suo desiderio di rinnovamento e progresso.
  3. Il cavaliere di bronzo
    Una poesia che narra la leggenda di Pietro il Grande e della statua che lo rappresenta a San Pietroburgo. È un poema epico che riflette sui temi del potere, della fortuna e della lotta tra l’individuo e le forze della storia.
  4. Il poema “Ruslan e Ludmila”
    Un poema epico e fantastico che racconta le avventure del giovane eroe Ruslan e della principessa Ludmila. È ricco di elementi folkloristici e magici, e rappresenta un esempio di poesia romantica e nazionale.
  5. Le poesie liriche
    Pushkin è anche famoso per le sue poesie brevi e intense, che trattano temi come l’amore, la natura, la libertà e la nostalgia. Tra queste, spiccano “Il fiume”, “Il sogno” e “Il mio canto”.

L’eredità di Pushkin
Pushkin ha rivoluzionato la lingua russa, introducendo un linguaggio più naturale e accessibile, e ha aperto la strada a molti scrittori successivi come Gogol, Tolstoj e Dostoevskij. La sua capacità di combinare il romanticismo con il realismo, la sua sensibilità e il suo talento narrativo lo rendono una figura imprescindibile nella letteratura mondiale.

Timido inizio

” Un voi vuoto con un tu caloroso
scambiava lei nel parlarmi
e suscitava nel cuore innamorato
i più bei sogni di felicità.
Davanti a lei sto in silenzio
di distogliere gli occhi non ho forza
e le dico: – come siete cara –
e penso – come ti amo – “

Ricordo il magico istante

” Ricordo il magico istante:
Davanti m’eri apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida beltà.
Nei disperati miei tormenti,
Nel chiasso delle vanità,

Tenera udivo la tua voce,
Sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere
Gli antichi sogni poi travolsero,
Scordai la tenera tua voce,
I tuoi sublimi lineamenti.

E in silenzio passavo i giorni
Recluso nel vuoto grigiore. ”

Il cavaliere povero

” Viveva al mondo un cavaliere povero
silenzioso e semplice
d’aspetto tetro e pallido
d’animo ardito e onesto
Egli aveva una sola visione
alla mente incomprensibile
che profondamente
si era impressa nel suo cuore

Da quel momento, arso nell’anima
più le donne non guardò
e fino alla bara con nessuno
volle dire una parola
Al collo il rosario si legò
e dal volto la celata
dinanzi a nessun più levò.
Ricolmo di puro amore
fedele al dolce sogno
A. M. D. con il suo sangue
scrisse sullo scudo
E nei deserti della Palestina
mentre i paladini si lanciavano
in battaglia, per le rupi
a gran voce invocando le dame.
Lumen coeli, sancta Rosa
gridava egli feroce e focoso
e come tuono la sua minaccia
atterriva i musulmani.

Autore: redazione@

giornalista e scrittrice milanese, lavora sul web dl 1996 come freelance, ha creato diversi siti di informazione al servizio dei cittadini

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