Gli italiani hanno preso il vizio di emigrare

I migranti siamo noi. Cresce il numero di italiani che lasciano il Paese

Secondo la Farnesina, nel 2018 erano 5.114.469 gli italiani all’estero. Il 2,8% in più rispetto al 2017 e il 64,7% in più rispetto al 2006. Portogallo, Brasile e Thailandia le mete preferite

L’Italia deve fare i conti con un flusso migratorio perennemente in crescita. Ma barconi e rifugiati  questa volta non c’entrano: il dato allarmante riguarda proprio gli italiani che, sempre più numerosi, fanno le valige e lasciano il Paese. Secondo i dati della Farnesina, presi in esame dalla Stampa, nel 2018 erano 5.114.469 gli italiani all’estero. Il 2,8% in più rispetto al 2017 e il 64,7% in più rispetto al 2006 quando l’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) ne contava ‘solo’ 3,1 milioni. A sorpresa, inoltre, non sono solo i giovani a decidere di rifarsi una vita altrove: sono sempre più numerosi gli anziani che scelgono una meta esotica per il loro “buon retiro”.

Chi sono gli italiani con la valigia?

Il 37,4 per cento ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.

La maggioranza degli espatriati (56%) si trova oggi nella forbice compresa tra i 18 e i 44 anni, a cui si deve aggiungere un 19% di minorenni (24.570 minori di cui il 16,6% ha meno di 14 anni e l’11,5% meno di 10 anni). Un dato che indica che a spostarsi sono interi nuclei familiari e non più solo singoli.

Si registra poi un aumento degli anziani tra chi parte: + 20,7% nella classe di età 50-64 anni; +35, 3% nella classe 65-74 anni; +78,6% dagli 85 anni in su. Si tratta di persone che vogliono godere appieno della pensione che in Italia sarebbe decurtata dalle tasse.

Il 49,5% del espatriati è di origine meridionale (Sud: 1.659.421 e Isole: 873.615); del Settentrione è il 34,9% (Nord-Ovest: 901.552 e Nord-Est: 881.940); del Centro il 15,6% (797.941).

Dove emigrano

Il Paese che accoglie in assoluto più italiani – si legge sulla Stampa – “è la Germania, che a inizio 2018 ha registrato 20.007 nuovi ingressi. Seguono Regno Unito e Francia, rispettivamente a quota 18.517 e 12.870. L’effetto Brexit si è fatto sentire: le presenze sono precipitate nel Regno Unito del 25,2% Per gli anziani i paesi più ricercati sono:

  • Portogallo (+140,4%)
  • Brasile (+32,0%)
  • Spagna (+28,6%)
  • Irlanda (+24,0%).

Quanto alle comunità, racconta il “Rapporto Italiani nel mondo 2018” della fondazione Migrantes che si basa su dati Aire, le realtà nazionali più consistenti sono l’Argentina (819.899), la Germania (743.799), la Svizzera (614.545). Nell’ultimo anno, il Brasile (415.933) ha superato numericamente la comunità italiana in Francia (412.263).

Il migrante previdenziale

Non solo cervello in fuga: una percentuale sempre più alta di esportati è rappresentata dal “migrante previdenziale”. Che siano pensionati “di lusso”, colpiti da precarietà o sull’orlo della povertà, si tratta di numeri sempre più importanti. Le traiettorie tracciate da queste partenze sono ben determinate: si tratta – si legge nel volume – di paesi con in corso una politica di defiscalizzazione, territori dove la vita costa molto meno rispetto all’Italia e dove il potere d’acquisto è, di conseguenza, superiore. Ma non è solo il lato economico a far propendere o meno per il trasferimento: vi sono anche elementi altri, più inerenti alla sfera privata quali il clima, l’humus culturale, la possibilità di essere accompagnati durante il trasferimento e la permanenza.

Lo dimostra la l’elenco delle mete principali:

  • Marocco
  • Thailandia
  • Spagna
  • Portogallo
  • Tunisia
  • Santo Domingo
  • Cuba
  • Romania.

Sono luoghi in cui la vita è climaticamente piacevole, dove è possibile fare una vita più che dignitosa (affitto, bolletta, spesa alimentare) e dove a volte con il costo delle assicurazioni sanitarie private si riesce a curarsi (o almeno a incontrare un medico specialista rispetto al problema di salute avvertito) molto più che in Italia.

Informazioni su redazione@

giornalista e scrittrice milanese, lavora sul web dl 1996 come freelance, ha creato diversi siti di informazione al servizio dei cittadini
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